Sociale

1. Cos'è lo sportello sociale?

Lo sportello sociale è il punto di contatto, informazione, orientamento e accesso ai servizi territoriali alla persona e sociali in genere. E' rivolto tanto a singoli che a nuclei familiari, che si trovino in condizione di difficoltà o di emarginazione per ragioni di tipo relazionale, economico, sociale, dovute a malattie o infortuni, a mancanza di una rete familiare di aiuto, a situazioni di impoverimento economico e relazionale. I destinatari del servizio sono pertanto anziani, disabili, persone adulte in situazioni di povertà e disagio, famiglie italiane e straniere con figli minori, migranti stranieri che necessitino di informazioni e aiuto pratico.

2. Cos’è la certificazione ISEE, a chi posso rivolgermi?

L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente della famiglia ed è necessario per far richiesta di prestazioni sociali agevolate, servizi sociali assistenziali e di pubblica utilità, legati al reddito. Il valore ISEE viene certificato gratuitamente presso gli uffici provinciali INPS (a cui il cittadino può chiedere l’attestazione anche per via telematica), presso i Comuni, i CAAF, patronati e gli uffici territoriali dell’Agenzia delle entrate.

3. Come posso aggiornarmi sulle tematiche di area sociale?

Per aggiornarti sulle tematiche di area sociale sono disponibili molteplici servizi, strumenti e prodotti di carattere divulgativo, ad esempio: le newsletter, le riviste specializzate e i centri di documentazione di ambito sociale.

Per approfondire: La Newsletter del portale ERSociale >> http://sociale.regione.emilia-romagna.it/newsletter

4. Dove posso ricevere informazioni sui servizi e le opportunità per le persone migranti?

Se vuoi ricevere informazioni sulle opportunità e sulla rete dei servizi del territorio  puoi rivolgerti a vari sportelli:

  •          Gli sportelli informativi per stranieri attivati dagli Enti locali nelle diverse province che danno informazioni sulle norme e sulle procedure che regolano l'ingresso, il soggiorno e l'esercizio dei diritti riconosciuti ai cittadini stranieri.
  •          Gli sportelli sociali o gli Urp dei Comuni che offrono informazioni sui servizi comunali (prestazioni sociali, anagrafe, rete informativa delle associazioni e delle organizzazioni sindacali, scuola ecc.) e le modalità di accesso
  •          Informagiovani che offre informazioni su tempo libero, volontariato, corsi di formazione, mobilità europea
  •          Centro per l'impiego che offre orientamento al lavoro e alla formazione.
5. Posso ottenere un permesso di soggiorno per effettuare un tirocinio formativo?

La Regione approva le proposte di ingressi per tirocinio per cittadini extracomunitari disoccupati e le proposte di addestramento/distacco per lavoratori extracomunitari presso aziende.

Per approfondire: La pagina del portale ERformazione e lavoro sull'immigrazione >> http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-e-immigrazione

6. A chi ci si può rivolgere per avere informazioni su come ottenere il permesso di soggiorno?

Per avere informazioni sul permesso di soggiorno è possibile rivolgersi alla Questura oppure agli sportelli informativi per stranieri degli Enti locali o delle associazioni sindacali.

7. Quali sono i documenti utili per poter dimostrare la regolare presenza sul territorio italiano?

Per attestare la regolarità del soggiorno nel territorio italiano, è necessario possedere uno dei seguenti documenti:

  1.        permesso di soggiorno valido
  2.        permesso di soggiorno scaduto + ricevuta della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno, se la domanda è stata presentata entro 60 giorni dalla scadenza
  3.        ricevuta/e della richiesta del primo permesso o del permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo o della carta di soggiorno per familiari di cittadini dell'Unione
  4.        attestazione di avvenuta iscrizione anagrafica di permanenza del cittadino dell'Unione per soggiorni superiori ai 3 mesi
  5.        passaporto o carta di identità valida per l'espatrio in corso di validità per cittadino dell'Unione o per i suoi familiari (anche non cittadini dell'Unione) per soggiorni di durata non superiore ai 3 mesi
  6.        provvedimento giudiziario che obbliga la persona alla permanenza sul territorio
  7.        per soggiorni fino a 3 mesi passaporto e permesso di soggiorno rilasciato da un altro Stato membro dell'UE per cittadini non comunitari
  8.        per i cittadini non comunitari presenti per motivi turistici o per affari deve essere presente il visto (qualora richiesto), timbro sul passaporto della polizia di frontiera oppure dichiarazione di presenza effettuata in Questura entro 8 giorni dall'arrivo in Italia.
8. Esistono corsi gratuiti di italiano per cittadini stranieri?

Esistono corsi di lingua italiana gratuiti di vari livelli a seconda della conoscenza di partenza.

I corsi sono organizzati dai Cpia - Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (ex CTP - Centri Territoriali Permanenti), dai centri interculturali, dalle associazioni sindacali, di categoria o di volontariato e dai Comuni. In alcuni casi le associazioni possono chiedere una quota associativa.

9. È prevista l’assistenza sanitaria per gli stranieri?

Ai cittadini stranieri, comunitari e non, che intendono iscriversi al Servizio sanitario regionale (SSR) viene garantita tutta l’assistenza sanitaria prevista dal nostro ordinamento anche per quanto attiene all’obbligo contributivo. Il diritto alle cure ambulatoriali urgenti ed essenziali è garantito anche ai cittadini stranieri non in regola con le norme relative al permesso di soggiorno. Per informazioni è possibile contattare il numero verde del servizio sanitario regionale 800033033. Per approfondire: rete degli sportelli sociali in Emilia-romagna >> http://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/sportelliinrete_consultazione/SchedaSintesi.aspx?set=7

10. Esistono agevolazioni fiscali per i cittadini?

Sono previste una serie di agevolazioni fiscali come oneri detraibili per ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e altre. Vedi sito dell’Agenzia delle Entrate >> http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/IlTuoProfiloFiscale/DipPen/

11. Cosa sono le forme di lavoro protetto?

Le forme di lavoro protetto sono percorsi facilitati per l’inserimento lavorativo attraverso strumenti quali:

  1.        i tirocini di carattere socio-assistenziale
  2.        altre esperienze di lavoro protetto come laboratori protetti
  3.        centri di terapia occupazionale
  4.        inserimento in cooperative sociali.

Per approfondire: Collocamento mirato >> http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-disabilita/approfondimenti/collocamento-mirato-delle-persone-con-disabilita-1

12. Sono un disabile e cerco lavoro. Cosa devo fare?

La Regione Emilia-Romagna, le Province e le città metropolitane gestiscono il collocamento mirato per promuovere il diritto al lavoro delle persone con disabilità. Nel sito tematico Lavoro e disabilità del portale Formazione e lavoro si possono trovare tutte le informazioni e i contatti. Vedi sito Lavoro e disabilità >> http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-disabilita

13. Esistono agevolazioni fiscali per le persone disabili?

Le persone con disabilità e/o i loro familiari conviventi possono fruire di una serie di agevolazioni fiscali quali ad esempio:

  1.        l’aliquota IVA ridotta per alcuni acquisti o spese (tra cui l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’acquisto di veicoli, l’acquisto di ausili e protesi, l’acquisto di sussidi tecnici e informatici, l’editoria per i non vedenti);
  2.        detrazioni Irpef;
  3.        deduzioni fiscali per spese sanitarie e di assistenza personale;
  4.        esenzione dal bollo auto;
  5.        altre facilitazioni come l’aliquota ridotta sulla tassa di successione e donazione.
14. Quali sono i servizi socio-sanitari per disabili adulti?

Le persone con disabilità e i loro familiari possono rivolgersi  allo sportello sociale del Comune di residenza per ricevere informazioni sui servizi e le risorse presenti a livello territoriale.

In base alla valutazione della situazione sanitaria, familiare ed economica, potranno accedere a servizi di assistenza domiciliare, di aiuto economico, di trasporto agevolato, di sostegno all'inserimento lavorativo, ospitalità nei centri riabilitativi diurni, ospitalità temporanea o permanente in strutture residenziali.

Ulteriori informazioni si possono richiedere alle varie associazioni sul territorio.

15. Cos'è l’assegno di cura per disabili?

L'assegno di cura per disabili è un sostegno economico a favore del disabile o della famiglia che lo assiste nella propria abitazione.

Si può richiedere ai servizi territoriali dei comuni o alle Ausl, cui compete la valutazione del bisogno e l’eventuale attivazione del servizio. L’importo del contributo varia in base alle caratteristiche della patologia, alla sua gravità e all'intensità dell’impegno assistenziale di cui si fa carico la famiglia.

16. Cosa sono i permessi retribuiti previsti dalla Legge 104/92?

La legge 104/92 prevede agevolazioni a favore dei lavoratori disabili,  dei genitori o familiari di persone affette da disabilità grave certificata (art.3 comma 3).  Le agevolazioni si articolano in permessi e congedi.

Permessi lavorativi legge 104/92 >> http://www.handylex.org/cgi-bin/hl3/cat.pl?v=b&d=4401,4402&c=4033

17. Come disabile posso usufruire dell’abbonamento agevolato al bus?

Le persone anziane o disabili possono fruire di abbonamenti annuali agevolati per l’utilizzo dei trasporti pubblici, qualora rientrino nei limiti di reddito previsti dalla normativa regionale. Nel caso dei disabili è necessario documentare la situazione di invalidità. Le informazioni di dettaglio sono fornite dalle agenzie di trasporto territorialmente competenti.

18. Esistono contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche?

Esistono contributi previsti dalla legge 13/89 per effettuare interventi all’interno degli appartamenti o nelle parti comuni dello stabile. E’ necessario presentare la domanda al proprio Comune di residenza allegando il certificato del medico curante che attesti l’handicap. Nel caso di parti comuni, è necessario il parere dell’assemblea condominiale. Le tipologie di lavori più diffuse sono l’installazione di ascensori, di elevatori, del servo scale, di rampe, bagni, ecc.

Da marzo 2014 presentando la domanda si entrerà automaticamente in due graduatorie “parallele”:

  •          una nazionale, finanziata con fondi nazionali, secondo i criteri previsti dalla legge 13/89 (invalidità totale o parziale e data di presentazione della domanda);
  •          una regionale, finanziata con fondi regionali, secondo i criteri della invalidità totale o parziale (come per la legge 13) e del valore ISEE del nucleo famigliare del disabile.

Per accedere alle due graduatorie non sono previsti limiti di reddito.

Fondo Barriere Architettoniche >> http://territorio.regione.emilia-romagna.it/politiche-abitative/fondo-barriere

19. Dove posso trovare i corsi per le professioni socio sanitarie ?

Le informazioni sui corsi le puoi trovare sul portale dedicato alla formazione e lavoro. I corsi Oss (operatore socio sanitario) si trovano all’interno della banca dati  della formazione regolamentata. Gli altri, all’interno della banca dati di Orienter. L’offerta formativa, generalmente, si concentra in autunno e in inverno. I corsi Oss vengono invece organizzati tutto l’anno.

20. Quali sono le professioni socio sanitarie che portano al conseguimento di un certificato di qualifica regionale?

Le professioni socio sanitarie che portano al conseguimento di un certificato di qualifica regionale sono:

  1.        mediatore inter culturale
  2.        animatore sociale
  3.        interprete in lingua dei segni (LIS)
  4.        Operatore Socio Sanitario (OSS)
  5.        Operatore alla poltrona odontoiatrica
  6.        Operatore termale

Tutte le qualifiche professionali sono ricomprese nel Repertorio delle qualifiche (SRQ) e sono classificate in base all'area di appartenenza.

21. Esistono iniziative della Regione rivolte alla popolazione coinvolta in area penale?

Esistono iniziative della Regione finalizzate alla rieducazione della popolazione coinvolta in area penale, sia interna (carcere) sia esterna (misure alternativa alla detenzione). Attraverso il programma annuale per l'area penale adulti, vengono promosse in collaborazione con le associazioni di volontariato, attività ricreative, culturali, sportive e iniziative di informazione e mediazione culturale finalizzate all'inserimento socio-lavorativo, durante e dopo il periodo di durata della pena.

Carcere >> http://sociale.regione.emilia-romagna.it/carcere

Sportelli informativi sul carcere >> http://sociale.regione.emilia-romagna.it/carcere/temi/dentro-al-carcere/gli-sportelli-informativi

22. Di cosa si occupa il Garante per i detenuti?

Il Garante per i detenuti si occupa di garantire la piena attuazione dei diritti e degli interessi delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.

Il Garante per i detenuti e una figura istituita dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e opera sia all'interno che all'estero del carcere. All’interno dei luoghi di detenzione, il Garante verifica le condizioni di vita di chi ne è ospite e promuove iniziative volte all’informazione e alla tutela. Fuori dalle istituzioni carcerarie, il Garante mira a valorizzare la collaborazione e il confronto con tutte le realtà, istituzionali e non, che si occupano di problemi legati alle carceri e ai luoghi di privazione della libertà personale. È possibile presentare istanze e rivolgere richieste al Garante regionale delle persone private della libertà personale.

E' possibile contattarlo in diversi modi >> http://www.assemblea.emr.it/garanti/attivita-e-servizi/detenuti/il-garante/come-contattarlo 

Alcuni Comuni sede di carcere hanno, inoltre, istituito un proprio Garante comunale.

23. Chi può fare richiesta di protezione internazionale nel nostro paese?

Possono fare richiesta di protezione internazionale (asilo) coloro che sono costretti a fuggire dal paese di origine in quanto hanno un timore fondato di essere perseguitati per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un gruppo sociale o per le proprie opinioni politiche, oppure colore che corrono il rischio di subire un danno grave (condanna a morte, tortura, minaccia alla vita in caso di guerra interna o internazionale) nel caso di rientro nel proprio paese. Le richieste devono essere presentate o alla polizia di frontiera o presso le Questure territorialmente competenti.

Immigrazione >> http://sociale.regione.emilia-romagna.it/immigrati-e-stranieri/temi/richiedenti-asilo-e-rifugiati

Polizia di Stato >> http://www.poliziadistato.it/

24. Al richiedente asilo viene rilasciato un permesso di soggiorno?

Alla persona che al suo ingresso in Italia fa richiesta di protezione internazionale (asilo) viene rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di asilo. Il permesso di soggiorno ha una validità di 6 mesi, rinnovabile fino alla conclusione della procedura di riconoscimento dello status. Trascorsi i primi due mesi è possibile svolgere un'attività lavorativa. Il permesso di soggiorno concede il diritto di permanere sul territorio nazionale, di usufruire dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione scolastica e di iscriversi all'anagrafe della popolazione residente.

25. Il riconoscimento della protezione internazionale dà diritto ad ottenere il permesso di soggiorno?

Il riconoscimento della protezione internazionale dà diritto ad ottenere il permesso di soggiorno. Una volta accolta la domanda di protezione internazionale, la Questura rilascia un permesso di soggiorno. Le tipologie di permesso di soggiorno sono: asilo politico (durata 5 anni), protezione sussidiaria (durata 5 anni), motivi umanitari (durata 2 anni).

26. Chi valuta le domande di protezione internazionale?

Le domande vengono valutate dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale attraverso un colloquio individuale, nel rispetto della privacy e con l'ausilio di un mediatore linguistico.

27. Quali sono le strutture socio-assistenziali?

L'elenco delle strutture socio-assistenziali domiciliari, residenziali e semiresidenziali è consultabile nella banca dati regionale dei Presidi socio-assistenziali. Puoi trovare informazioni su: alloggi con servizi, case protette, residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e molto altro ancora. Nella banca dati puoi trovare informazioni sia sulle strutture pubbliche che private.